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Catalogare i sogni / Struttura saggio

 

Tipologia contributo

Racconto epistolare


Il contributo esplora le potenzialità di raccogliere, interpretare, analizzare e raccontare i sogni in uno scenario futuribile dove dominio tecnologico e distacco emotivo prevalgono sulle emozioni umane. La modalità scelta è quella di un racconto epistolare dove il mittente Tito, membro dell’operazione “Safe Mode” come tecnico esperto in antropologia digitale, racconta al suo mentore Edmund Frain la sua ricerca di un metodo per la catalogazione dei sogni.

Struttura

Il saggio si suddividerà in quattro lettere epistolari scritte dal protagonista il cui contenuto sarà suddiviso in 4 lettere secondo la seguente organizzazione:


Lettera 1

9 marzo 2060

Contesto & l'impossibilità tecnologica di dominare i sogni

Il protagonista Tito si mette in contatto con il suo mentore Edmund per confrontarsi su un'idea venutagli in seguito al monitoraggio dei corpi umani indotti in uno stato di sonno da ormai un paio di anni. Egli si è reso conto del potenziale dei sogni per mantenere vivo l'elemento creativo ed emotivo dell'essere umano in un mondo in cui la vita umana viene messa in pausa a seconda delle esigenze governative e produttive. Infatti, nonostante i tentativi dei più avanzati sistemi tecnologici di influenzare il pensiero dei sogni (riferimenti), nessuno è mai riuscito a controllarne il contenuto e la trama.

Lettera 2

29 marzo 2060

Analisi dello stato dell'arte — Chi ha già catalogato i sogni? Come lo ha fatto?

Il protagonista fa un escursus su tutti i metodi e le modalità proposte nel passato per catalogare i sogni. Dai metodi più tradizionali di trascrittura una volta svegliatosi dal sogno ai metodi indotti, che lavorano sui processi del sogno e sugli stimuli neurologici per creare immagini. Vedi qui & qui

Lettera 3

24 maggio 2060

Metodo e strumenti per la catalogazione

- risonanza magnetica (che analizza l’attività cerebrale attraverso i flussi del sangue) + algoritmo di deep learning per ricostruire le immagini pensate da una persona.

Lettera 4
18 giugno 2060

Creazione e descrizione del codice finale 

Inspo:


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7 / Musica

In un precedente post l'azione del catalogare è stata analizzata attraverso i processi mentali che ci permettono di organizzare i ricordi secondo dei processi di priorità. Grazie a questi processi siamo in grado di creare dei ricordi, catalogati come in un album di fotografie: ogni memoria è una "fotografia" in grado di catturare una persona o un'esperienza attraverso un suono, un'immagine, un odore,... La canzone "When We Were Young" di Adele riprende questo concetto: catalogare i nostri ricordi in un modo che non corrisponde alla realtà ma che ci permettere di riverli incessantemente. You look like a movie You sound like a song My God this reminds me, of when we were young Let me photograph you in this light In case it is the last time That we might be exactly like we were Before we realized We were scared of getting old It made us restless It was just like a movie It was just like a song

Catalogare i sogni / Literature Review

  1_ L'interpretazione dei sogni Libro, S. Freud (1900) Il sogno è ciò che porta alla conoscenza dell'inconscio. Per Freud, il sogno è un’attività mentale che segue dei meccanismi logici. Identificando questi meccanismi, Freud tenta di gettare nuova luce sul funzionamento dell’inconscio e sul suo potente ruolo nella vita umana. Tratto dal sito psicolinea.it, online dal 2001: https://www.psicolinea.it/linterpretazione-dei-sogni-spiegata-a-chi-non-leggera-mai-il-libro/ 2_ Toward Dream Cartography: Mapping Dream Space and Content Research paper Iosifescu Enescu, C., Montangero, J. & Hurni, L. (2015). Toward Dream Cartography: Mapping Dream Space and Content. Cartographica: The International Journal for Geographic Information and Geovisualization. 50. 224-237. 10.3138/cart.50.4.3137.  Dreams is a topic that concerned generations of psychologists and is still a broadly active research area nowadays. How do dream elements (places, social interactions, emotions,...) look like, ho...

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L'estrema fobia del n°13, riconosciuta come triskaidekaphobia , è il motivo per cui in molti hotel non viene indicato l'omonimo piano o stanza (13, 113, 213,...) La stessa cosa accade con la disposizione dei posti a sedere sugli aeroplani. Molto spesso la numerazione passa dal numero 12 al 14 direttamente. Un altro ambito di superstizione in cui si può individuare il principio di catalogazione è la Smorfia Napoletana.  In ogni smorfia un vocabolo, un evento, una figura o un oggetto, è trasformato in uno o più numeri, attraverso una codifica che prevede un numero diverso a seconda del contesto. 17 = 'a disgrazia 57 = 'o scartellato Per approfondire:  Time , Il Tredicesimo piano , La smorfia napoletana